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MATERIALI E METODI
 

1. Scopo e ambito dell’opera

Questo lavoro si inserisce nel solco delle precedenti produzioni della serie “Piccole Faune” e pertanto ha un taglio di tipo semi-divulgativo. Si rivolge principalmente all’entomologo non specialista di Scarabaeoidea, che voglia farsi un’idea circa la diversità della superfamiglia in Italia o, ancora, al principiante, che stia cominciando ad approfondire la conoscenza di questo gruppo. Riteniamo che possa essere utile anche al naturalista desideroso di inserire nella propria biblioteca una fetta della biodiversità italiana, e confidiamo che presenti punti di interesse anche per specialisti di Scarabaeoidea, i quali, per la prima volta, potranno trovare rappresentati con fotografie tutti gli Scarabaeoidea italiani, compresi i tipi di specie enigmatiche come Amphimallon montanum, o controverse, come Ochodaeus cychramoides.

Viene presa in esame tutta la fauna d’Italia, intesa nei confini politici attuali, che attualmente comprende 411 tra specie e sottospecie, oltre a 37 taxa tra specie e sottospecie la cui presenza in Italia è possibile o dubbia.

Idealmente un’opera come questa presupporrebbe l’esistenza di affidabili monografie faunistiche di riferimento, come i volumi della “Fauna d’Italia”: questo lavoro infatti non è una revisione, ma un’opera a carattere compilativo, che, n quanto tale, dovrebbe basarsi su recenti revisioni critiche.  Tuttavia al momento sono disponibili solo due volumi della Fauna d’Italia dedicati agli Scarabaeoidea (Lucanidae e Aphodiinae Aphodiini), e, sebbene alcuni altri gruppi della superfamiglia sino stati oggetto di revisioni recenti, per molti non disponiamo di revisioni recenti e affidabili. Questo problema si è rivelato particolarmente grave soprattutto con riferimento ad alcune sottofamiglie di Scarabaeidae floricoli (specialmente i Melolonthinae e i Rutelinae), per le quali i dati qui riportati dovranno essere presi con le dovute cautele.

L’opera si compone di sei sezioni: un’introduzione a carattere divulgativo, una checklist, una serie di 436 schede (una per ogni specie o sottospecie presente nel territorio italiano), le chiavi dicotomiche interattive, la bibliografia e le tavole fotografiche d’insieme.

E’ infine prevista la possibilità di confrontare due specie o sottospecie, mediante la funzione “confronta”, presente nel menu di apertura del DVD. Questa funzione consente di visualizzare contemporaneamente le fotografie di due specie presenti nel dvd, con possibilità di ingrandire particolari dettagli anatomici.

2.Struttura dell'opera

Il progetto è stato ideato e coordinato da Alberto Ballerio.

2.1 Introduzione

L’introduzione ha carattere divulgativo. Per non appesantire il testo si è deciso di ridurre al minimo i riferimenti bibliografici nel testo (la bibliografia utilizzata, anche quando non citata, è comunque reperibile nella sezione “Bibliografia”, sotto la voce “Bibliografia generale e della parte introduttiva”). L'introduzione è stata elaborata da Alberto Ballerio con la collaborazione di Marco Uliana (paragrafo 1.2 "Forme e Colori") e di Antonio Rey (paragrafo 4.4 "Cenni storici sullo studio degli Scarabaeoidea in Italia"). Loris Colacurcio ha elaborato le illustrazioni 86,87 e 91.

2.2 Checklist

L’idea iniziale di seguire l’impostazione nomenclaturale della Checklist delle specie della fauna italiana (Carpaneto & Piattella, 1995) è stata presto abbandonata in quanto nei quindici anni successivi alla pubblicazione della checklist i cambiamenti nomenclaturali sono stati troppi per non tenerne conto. Anche l’utilizzo della nomenclatura utilizzata da "Fauna Europaea" (www.faunaeur.org) o quella usata nel recente catalogo dei coleotteri paleartici (Loebl & Smetana, 2006) non è sembrato del tutto soddisfacente, visto che alcune scelte fatte in tali compilazioni non ci vedono del tutto d’accordo. Ci siamo pertanto sforzati di creare una checklist il più possibile aggiornata e corretta per quanto riguarda le grafie, gli autori e le date, verificando la letteratura primaria nella maggior parte dei casi. L'impostazione sistematica supragenerica segue il catalogo paleartico (Loebl & Smetana, 2006). Nella checklist le specie la cui presenza in Italia è dubbia o da confermare sono indicate con il nome tra parentesi quadra. La checklist è stata realizzata da Antonio Rey con la collaborazione di Alberto Ballerio.

2.3 Schede

Le 445 schede presenti nel DVD sono state elaborate da Alberto Ballerio per Lucanidae, Bolboceratidae, Geotrupidae, Trogidae, Ochodaidae, Hybosoridae, Glaphyridae, Scarabaeidae Aphodiinae, Aegialiinae, Chironinae, Scarabaeinae, Pachypodinae, Dynastinae e Cetoniinae e da Antonio Rey per gli Scarabaeidae Melolonthinae e Rutelinae.

Le schede sono strutturate come segue:

a) Fotografie

Ogni specie è rappresentata da una fotografia (o da due fotografie, maschio e femmina, in caso di specie con dimorfismo sessuale accentuato, o ancora quando due forme cromatiche particolarmente appariscenti sono comuni, come nel caso dell’Acrossus depressus forma typica e aberrazione atramentarius). Solo nel caso di Aplidia attenuata e Trichiorhyssemus setulosus, due specie enigmatiche, delle quali non esistono più i tipi, non ci è stato possibile illustrare le specie. Per ogni specie ci siamo sforzati di illustrare esemplari di provenienza italiana (in calce a ogni fotografia è riportata una didascalia con i dati di cartellino e la collezione dove è depositato l’esemplare). Questo in genere non è stato possibile per tutte le specie che nella checklist sono indicate con il nome tra parentesi quadra (si tratta di specie la cui presenza in Italia è dubbia o possibile, ma non confermata). Non è nemmeno stato possibile in alcuni altri casi nei quali, pur non essendo le specie indicate tra parentesi quadra, non siamo riusciti reperire esemplari di provenienza italiana (Rhizotrogus bellieri, Rhizotrogus maculicollis, Omaloplia ruricola ruricola, Anisoplia villosa). In un certo numero di altri casi gli esemplari illustrati nella scheda sono di provenienza non italiana, in quanto si disponeva di esemplari italiani in cattive condizioni o poco rappresentativi (per es. Protaetia (Eupotosia) mirifica mirifica, Jekelius brullei brullei, Aegialia arenaria, …), i quali sono comunque illustrati nella sezione “Altre immagini”. Le fotografie degli habitus sono state realizzate in gran parte da Alberto Ballerio e poi scontornate e ripulite da Marco Uliana, quando le fotografie sono state realizzate diversamente l'autore della foto è indicato tra parentesi. Marcello Romano ha curato la raccolta delle fotografie di animali in habitat.

Le fotografie di apertura di ogni scheda sono in formato ridotto, tuttavia cliccando su di esse si ottiene un ingrandimento e cliccando sull’ingrandimento si ottiene un’immagine ancora più grande, pari alle dimensioni della fotografia originale.

Le fotografie di Alberto Ballerio sono state fatte dapprima con una Canon PowerShot S-40 collegata ad un Microscopio Leica MZ 12.5 tramite apposito adattatore, e poi montate con il software auto-montage® della Syncroscopy. Questo sistema è stato particolarmente efficace per le specie di piccole dimensioni. Più recentemente è stata utilizzata una Canon Eos 550 D (successivamente sostituita da una Canon Eos 5D) con obiettivo macro montata su stativo, e poi montate con il software Combine-Z (successivamente sostituito da Zerene Stacker). Questo sistema si è rivelato ottimo per fotografare animali di grandi dimensioni.

b) Nome scientifico e autore

Indicati come nella checklist.

c) Sinonimi, nomi alternativi o combinazioni alternative

Questi vengono indicati solo se ancora radicati nella letteratura corrente, cioè in tutti i casi nei quali sinonimi o combinazioni alternative sono ancora usati in pubblicazioni recenti (indicativamente: pubblicate negli ultimi tre decenni).

d) Dimensioni

Le dimensioni minime e massime, così come desunte dalla letteratura.

e) Distribuzione generale

Viene brevemente indicata la distribuzione della specie al di fuori dell’Italia, così come desunta dalla letteratura più affidabile. Stante il carattere dell’opera si è evitato di appesantire il testo con riferimenti bibliografici. Viene inoltre  indicato il corotipo, quando disponibile, secondo i dati ricavati dalla letteratura.

f) Bionomia

Vengono sinteticamente illustrati i dati noti relativamente a biologia, fenologia ed ecologia della specie.

g) Mappa

Le mappe, seguendo lo standard degli altri cd della serie “Piccole Faune”, illustrano la distribuzione nel territorio nazionale mediante suddivisione in regioni, con campitura colorata delle regioni nelle quali la specie è presente. Si tratta di scelta che potrà non piacere, in quanto ovviamente non riflette esattamente la distribuzione di una specie all’interno delle singole regioni. Tuttavia per il carattere semidivulgativo dell’opera e, soprattutto, a causa del carattere frammentario e insoddisfacente delle attuali conoscenze sulla distribuzione di moltissime specie italiane (che non avrebbero comunque permesso la realizzazione di cartine più dettagliate) si è ritenuto preferibile seguire questa via.

h) Opzioni

Molte schede presentano sul lato destro una o più opzioni, come segue:

aa) Altre immagini

Cliccando su questa sezione, disponibile in numerose schede, appariranno altre fotografie di esemplari in collezione, e, quando disponibili, foto di individui vivi, scattate in habitat naturale o foto degli habitat stessi. Tutte le foto appaiono in un quadro d’unione, ma è possibile cliccare su ciascuna per ottenere una versione ingrandita.

bb) Video

Per un numero limitato di specie sono disponibili anche brevi filmati che consentono di osservare determinati comportamenti o semplicemente l’animale in movimento.

cc) Problemi di identificazione

Per alcune specie di difficile determinazione è possibile aprire una finestra con approfondimenti che possano aiutare nell’identificazione, con alcuni suggerimenti, disegni e fotografie aggiuntive, oltre che indicazioni bibliografiche per approfondire.

2.4 Tavole sinottiche

Queste tavole sono state concepite per offrire al neofita la possibilità di avere un quadro d’insieme di un’intera famiglia o sottofamiglia, consentendo di visualizzare in forma sinottica tutte le specie appartenenti a una determinata famiglia/sottofamiglia.

2.5 Chiavi dicotomiche

Le chiavi dicotomiche sono state elaborate da Alberto Ballerio per Lucanidae, Bolboceratidae, Geotrupidae, Trogidae, Ochodaidae, Hybosoridae, Glaphyridae, Scarabaeidae Aphodiinae, Aegialiinae, Chironinae, Scarabaeinae, Pachypodinae, Dynastinae e Cetoniinae e da Antonio Rey per gli Scarabaeidae Melolonthinae e Rutelinae. Esse sono state redatte a partire dai caratteri comunemente utilizzati nella letteratura in materia. Si è tentato di illustrare la maggior parte dei caratteri per mezzo di fotografia, anche se non sempre il mezzo fotografico si è rivelato idoneo allo scopo, con il risultato che certe dicotomie sono corredate da disegni o, in altri casi, sono del tutto prive di corredo iconografico.

2.6 Bibliografia

La bibliografia è stata realizzata da Antonio Rey (Bibliografia generale sugli Scarabaeoidea italiani), da Antonio Rey e Alberto Ballerio (bibliografia della parte introduttiva) e da Loris Colacurcio (bibliografia relativa alle figg. 86 e 87). Essa si compone di tre sezioni:

  1. Bibliografia generale sugli Scarabaeoidea italiani. Vengono elencati tutti i riferimenti bibliografici a nostra conoscenza sugli Scarabaeoidea italiani (si tratta di quasi 1.300 titoli), ivi compresa tutta la c.d. “letteratura primaria”, cioè le opere contenenti le descrizioni originali dei taxa costituenti la fauna italiana. Questa sezione della bibliografia è aggiornata al 1 luglio 2014.

  2. Bibliografia generale sugli Scarabaeoidea e della parte introduttiva. Si tratta di un elenco dei principali titoli che trattano della classificazione degli Scarabaeoidea, nonché dei titoli utilizzati per redigere l’introduzione.

  3. Bibliografia delle due tavole dell’introduzione (Fig. 86 e Fig. 87).

3. Realizzazione informatica

Sergio e Marco Rastelli hanno realizzato l'infrastruttura grafica e informatica nella quale sono inseriti testi e immagini di questa opera.